Prima di decidere come investire il proprio denaro bisogna predisporre un’accurata Pianificazione Finanziaria Personale.
Si devono valutare i flussi di denaro in entrata ed in uscita (reddito e tenore di vita). Si devono valutare le diverse proprietà (immobiliari, mobiliari ed altre). Si deve analizzare la situazione previdenziale ed assicurativa.
Con questa analisi si potranno valutare i rischi in essere ed i rischi che si potranno assumere in futuro in modo che le decisioni d’investimento siano adeguate.
Una volta eseguita un’accurata Pianificazione Finanziaria Personale è possibile quantificare un adeguato livello di rischio che l’investitore potrà assumere. Viene proposto un portafoglio iniziale di strumenti finanziari efficienti che lo rendano adeguato al livello di rischio personale ed agli obiettivi che l’investitore, insieme al consulente, hanno individuato. Il portafoglio viene costantemente monitorato e, se necessario, nel tempo vengono proposti i necessari aggiustamenti.
Il servizio di consulenza in materia d’investimenti personalizzata, senza detenzione di somme di denaro o strumenti finanziari di pertinenza della clientela, è regolamentato dalla legge. Può essere erogato da professionisti e società iscritte nell’apposito Albo Professionale (Consulenti Finanziari Autonomi) ed è vigilato da un apposito organismo. Il consulente abilitato predispone consigli d’investimento personalizzati ed il cliente provvederà ad inviare gli ordini di acquisto/vendita tramite il proprio intermediario autorizzato alla negoziazione di strumenti finanziari.
La consulenza finanziaria generica (non personalizzata) su investimenti non è soggetta ad iscrizione all’albo professionale. Riguarda la predisposizione di asset allocation generici, le analisi dei mercati, l’analisi di singoli strumenti o prodotti finanziari/assicurativi e la valutazione dei costi e delle inefficienze, ecc…
Molte persone non dispongono del tempo necessario per amministrare in maniera efficiente il loro patrimonio, e richiedono la collaborazione di un professionista che predispone una analisi dettagliata del patrimonio, analizza i costi di gestione e valuta l’efficienza economica di ogni singola parte, propone variazioni e miglioramenti, assiste il cliente nella loro realizzazione.
Alcuni recenti studi hanno evidenziato, in Italia, una grave carenza di Cultura Finanziaria. La conoscenza rappresenta il miglior strumento per evitare di cadere nelle trappole che il sistema finanziario tende quotidianamente ai risparmiatori. Compito fondamentale del professionista è quello d’ informare costantemente il proprio cliente. Ho predisposto allo scopo dei moduli formativi, con diversi livelli di difficoltà, per consentire ai miei clienti di accrescere nel tempo la loro Cultura Finanziaria.
Negli ultimi anni è notevolmente aumentato il contenzioso tra i clienti ed istituti di credito riguardo a strumenti finanziari complessi (strumenti derivati) che sono stati collocati in modo poco responsabile e in molti casi si sono rilevati non adeguati alle caratteristiche del cliente. Per contestare all’Istituto di Credito l’inadeguatezza dello strumento venduto è necessaria una perizia tecnica che supporti le contestazioni mosse dal cliente tramite un legale.
Per eseguire i consigli d’investimento forniti dal Consulente Indipendente è necessario essere intestatari di un rapporto di conto corrente e deposito titoli presso una banca. Per ottimizzare i costi di tali rapporti viene fornita assistenza al cliente per controllare i costi applicati dalla banca, negoziare le migliori condizioni possibili ed eventualmente proporre il trasferimento dei rapporti presso altro intermediario che concede migliori condizioni.
Una volta eseguiti gli ordini è opportuno controllare che le condizioni economiche applicate corrispondano a quelle concordate.
Ogni impresa, di qualsiasi dimensione, ha la necessità di conoscere il proprio equilibrio economico-patrimoniale. Tale analisi aziendale viene utilizzata sia per la gestione interna che per i rapporti con i terzi. I creditori dell’impresa (tra i quali le banche) eseguono delle valutazioni riguardanti la capacità di credito dell’impresa allo scopo di quantificare il credito massimo concedibile all’azienda. Le banche, sulla base degli accordi di Basilea calcolano il Rating aziendale, e sulla base di questo parametro concedono il credito. E’ di fondamentale importanza dimostrare ai terzi che l’impresa esegue periodicamente questa analisi e che ha il pieno controllo del proprio equilibrio finanziario e patrimoniale.
Preventivare e pianificare i flussi di cassa futuri consente una corretta gestione della tesoreria aziendale. In questo modo si ottiene una importante riduzioni dei costi sostenuti per interessi passivi e commissioni di utilizzo fidi.
Un corretto equilibrio economico e patrimoniale consente all’impresa di ottenere le migliori condizioni bancarie di mercato. Viene fornita assistenza al cliente quando deve periodicamente concordare con la banca i tassi d’interesse, le commissioni per l’utilizzo dei fidi, le commissioni per i servizi utilizzati, le commissioni per la tenuta dei conti correnti.
Negli scorsi decenni le banche hanno utilizzato un meccanismo di calcolo degli interessi passivi (anatocismo) che è stato giudicato scorretto. Oggi la legge impone alle banche un diverso comportamento, ma è possibile verificare se nel passato l’impresa ha subito dei danni economici causati da questo comportamento scorretto. Viene fornita assistenza al cliente per verificare se esistono i presupposti per poter richiedere agli istituti di credito il risarcimento del danno.
In un recente passato molte banche hanno proposto alle imprese di sottoscrivere strumenti finanziari complessi che si sono rivelati inadeguati alle esigenze aziendali. Viene fornita assistenza al cliente per la valutazione di adeguatezza di tali strumenti (predisposizione di una perizia tecnica), per il pricing di tali prodotti e per le trattative con gli istituti bancari per ottenere un risarcimento del danno subito.